martedì 31 luglio 2007

Giulio riportaci l'acqua.... 50 anni dopo


Lenola è un paese strano.
Capisco che sono passati 50 anni dall'arrivo dell'acqua a Lenola ma, invece di "celebrare" storicamente questo evento, non sarebbe stato meglio che il sindaco utilizzasse la circostanza per manifestare in maniera evidente i disagi che da anni subisco i cittadini ed i turisti a causa della mancanza d'acqua?

Invece di ri-minacciare (come ogni anno....) di stracciare le bollette, chi ci governa, avrebbe dovuto fare dei passi "politici" contro chi lascia il paese senza acqua evitando, tra l'altro, la triste scena (vista all'anfiteatro) dove si chiedeva scusa alla popolazione come se la mancanza d'acqua fosse una svista e non il risultato di anni, non solo di immobilismo, ma anche di accettazione di tutte le scelte di Acqualatina !!!

Bisogna scegliere da che parte stare. Dalla parte di chi si carica giornalmente taniche d'acqua e paga le autobotti (e le bollette !!) o dalla parte di chi vuole fare dell'acqua un affare. Dare ragione a tutti non è possibile.

E' per questo che abbiamo messo in piedi una piccola protesta ( "gentilmente" interrotta dopo pochi minuti dalle forze dell'ordine) dove chiedevamo al "PADRINO" della manifestazione di riportare l'acqua a Lenola visto che chi ci amministra non ne è capace .

martedì 24 luglio 2007

Fuoco (molto) e acqua (poca): la solita estate


Oramai è il rombo degli elicotteri e dei candair ad annnunciare l'arrivo dell'estate. Una volta erano le cicale.
Come in altre parti d'Italia le nostre colline bruciano giornalmente grazie a qualcuno che, per il proprio interesse, passa l'estate a trovare il vento giusto e il bosco giusto da distruggere.
Dietro ogni incendio c'è un uomo che spera di trarre vantaggio dalla terra bruciata ed è per questo che la legge vieta, nelle aree bruciate, qualsiasi attività (per i 5 anni successivi) Censire queste zone bruciate e far rispettare questa legge sarebbe un deterrente che (forse) potrebbe ottenere qualche effetto e dunque ne animali al pascolo, ne tantomeno costruzioni (tipo villette a chiavino!!!) dovrebbero trovare posto nelle aree bruciate. E' uno sforzo che non è stato mai fatto ma che, se Lenola vuole avere una vocazione turistica, non può essere rimandato.

A proposito di vocazione turistica il problema dell'acqua, ancora di più in questi giorni, sta rendendo difficile la vita a chi vive a Lenola. Non è una "emergenza idrica" perchè un'emergenza è una cosa eccezionale mentre da noi oramai è la normalità. E' inutile ritornare sul fatto che la situazione in questi anni è andata peggiorando e che l'acqua sarebbe dovuta essere LA priorità delle varie amministrazioni ma è utile riflettere ancora su acqua pubblica o privata (acqualatina).

Tra qualche giorno si celebreranno i 50 anni dell'arrivo dell'acqua a Lenola. Prima di quella data l'acqua si andava a prendere dai pozzi oppure dalle cisterne di acqua piovana che molte case avevano (che errore abbandonarle !!!!).
Dopo 50 anni (almeno per l'acqua da bere) invece di andare ai pozzi, si va al supermercato a prendere l'acqua spendendo soldi per una cosa che, almeno per 30 anni, è stata per tutti "gratis". L'Italia è il paese d'Europa dove si consuma più acqua in bottiglia e basta vedere quanto spendono le multinazionali per fare pubblicità alle varie "acque sante" per capirlo!!!
Spesso la stessa multinazionale (come VIVENDI) che vende l'acqua in bottiglia è anche socio in gestori dei sistemi idrici (come VIVENDI in Acqualatina) e si capisce bene che non c'è molta convenienza per loro a fare uscire dal rubinetto acqua potabile.

Un dato che rende bene la situazione è quello relativo alla percentuale di acqua che si disperde: nel 2004 (dati Acqualatina !!) è stata del 63% ( a Lenola è il 65% !!) mentre nel 1987 (dati ISTAT) era il 28 % ( a Lenola era il 42,66%).

Dunque festeggiamo i 50 anni dall'arrivo dell'acqua a Lenola riflettendo anche sul fatto che stiamo festeggiando una grossa opera PUBBLICA e che se 50 anni fa la gestione fosse stata già una gestione privata (tipo Acqualatina) col cavolo che avrebbero portato l'acqua fino a Lenola.

martedì 10 luglio 2007

La villetta e le villette ...


A volte invece di costruire sarebbe più utile distruggere. Per esempio sarebbe molto utile eliminare la aberrante torre di ferro nel parco mondragon che certo non da una bella immagine ad un "parco" con anfiteatro e parco giochi. La costruzione di cemento annessa sarebbe anche essa da eliminare oppure da riconvertila ad un uso "sociale" più utile al "parco" o all'anfiteatro. I servizi che dà quell'antenna potrebbero essere forniti da altre installazioni più lontane dal paese, come già fatto in altre realtà, evitando anche eventuali problemi legati alle onde elettromagnatiche.
E cosa dire del biglietto da visita di Lenola che presentiamo quando qualcuno sale da Fondi? La curva di "DI CESARE" !!! Ma è possibile che quel groviglio di ferro arrugginito deve essere ancora li dopo 20 anni dalla fine dei lavori sulla strada Lenola-Fondi? Bonificare queste aree dovrebbe essere una priorità per chi si propone ad amministrare Lenola invece che permettere costruzioni di villette sulle nostre montagne chiudendo gli occhi sul fatto che, nelle zone dove ci sono stati incendi , è vietata qualsiasi attività..... per ovvi motivi !!!