martedì 24 luglio 2007

Fuoco (molto) e acqua (poca): la solita estate


Oramai è il rombo degli elicotteri e dei candair ad annnunciare l'arrivo dell'estate. Una volta erano le cicale.
Come in altre parti d'Italia le nostre colline bruciano giornalmente grazie a qualcuno che, per il proprio interesse, passa l'estate a trovare il vento giusto e il bosco giusto da distruggere.
Dietro ogni incendio c'è un uomo che spera di trarre vantaggio dalla terra bruciata ed è per questo che la legge vieta, nelle aree bruciate, qualsiasi attività (per i 5 anni successivi) Censire queste zone bruciate e far rispettare questa legge sarebbe un deterrente che (forse) potrebbe ottenere qualche effetto e dunque ne animali al pascolo, ne tantomeno costruzioni (tipo villette a chiavino!!!) dovrebbero trovare posto nelle aree bruciate. E' uno sforzo che non è stato mai fatto ma che, se Lenola vuole avere una vocazione turistica, non può essere rimandato.

A proposito di vocazione turistica il problema dell'acqua, ancora di più in questi giorni, sta rendendo difficile la vita a chi vive a Lenola. Non è una "emergenza idrica" perchè un'emergenza è una cosa eccezionale mentre da noi oramai è la normalità. E' inutile ritornare sul fatto che la situazione in questi anni è andata peggiorando e che l'acqua sarebbe dovuta essere LA priorità delle varie amministrazioni ma è utile riflettere ancora su acqua pubblica o privata (acqualatina).

Tra qualche giorno si celebreranno i 50 anni dell'arrivo dell'acqua a Lenola. Prima di quella data l'acqua si andava a prendere dai pozzi oppure dalle cisterne di acqua piovana che molte case avevano (che errore abbandonarle !!!!).
Dopo 50 anni (almeno per l'acqua da bere) invece di andare ai pozzi, si va al supermercato a prendere l'acqua spendendo soldi per una cosa che, almeno per 30 anni, è stata per tutti "gratis". L'Italia è il paese d'Europa dove si consuma più acqua in bottiglia e basta vedere quanto spendono le multinazionali per fare pubblicità alle varie "acque sante" per capirlo!!!
Spesso la stessa multinazionale (come VIVENDI) che vende l'acqua in bottiglia è anche socio in gestori dei sistemi idrici (come VIVENDI in Acqualatina) e si capisce bene che non c'è molta convenienza per loro a fare uscire dal rubinetto acqua potabile.

Un dato che rende bene la situazione è quello relativo alla percentuale di acqua che si disperde: nel 2004 (dati Acqualatina !!) è stata del 63% ( a Lenola è il 65% !!) mentre nel 1987 (dati ISTAT) era il 28 % ( a Lenola era il 42,66%).

Dunque festeggiamo i 50 anni dall'arrivo dell'acqua a Lenola riflettendo anche sul fatto che stiamo festeggiando una grossa opera PUBBLICA e che se 50 anni fa la gestione fosse stata già una gestione privata (tipo Acqualatina) col cavolo che avrebbero portato l'acqua fino a Lenola.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma no... Robè, non hai capito. Si festeggeranno i 50 anni che stiamo aspettando che arrivi l'acqua. Ho anche uno scoop: per il mese di settembre è in programma la festa della "montagna sempre verde..." Avremo anche il senatore a vita Giulio Andreotti, e questo è il minimo che potevamo avere; è stato lui ad inaugurare l'arrivo dell'acqua e, come ben sappiamo tutti, i battesimi li fanno i padrini!!!

Anonimo ha detto...

L'acqua minerale trionfa a tavola. Probabilmente non è né più sana, né più buona di quella del rubinetto, ma sicuramente è un grande affare.

Te lo dico, caro Roberto, dall'alto dei miei 15 anni di esperienza in un ufficio marketing nella grande distribuzione, per il lavoro che svolgo attualmente e per i ricordi di bambimo quando nel dissetarmi mi attaccavo al rubinetto della cucina.

Oggi, da una delle ultime mie bollette, a conti approssimativamente fatti, risulta che mille litri di acqua di rubinetto mi costano circa 0,55 euro. Eppure mi ritrovo a pagare quasi mille volte tanto, cioè circa 0,40 a litro, per l'acqua che acquisto al supermercato. Eppure nessuno mi ha mai comunicato formalmente che l'acqua che esce dal mio rubinetto a Lenola non è buona.
E allora, perchè io e tanti altri come me ci comportiamo in questo modo? Perchè questo accade soprattutto in Europa (consumiamo circa il 60% dell'intera acqua imbottigliata nel mondo)? E perchè in Europa siamo noi italiani quelli che ne consumano di più?

Il consumo di massa dell'acqua in bottiglia al posto di quella corrente è un fenomeno inedito, impensabile ancora mezzo secolo fa, che coinvolge tutto il mondo, con effetti sull'ambiente e sulla salute. Un fenomeno culturale e sociale, ancor prima che economico. Oggi il pianeta consuma più di 100 miliardi di litri d'acqua imbottigliata l'anno per un valore di circa 20 miliardi di euro. L'acqua imbottigliata è il settore industriale in più rapida crescita nel mondo, con un tasso d'aumento medio del 10% l'anno.
L'industria dell'acqua è straordinariamente proficua, con margini di profitto dell'ordine del 25-30% e con costi di produzione irrisori: basti pensare che all'Evian costa solo 0,7 centesimi di euro produrre un litro d'acqua che nei supermercati è venduto a più di un euro.

L'impetuoso flusso di cassa spiega come mai le aziende dell'acqua siano ormai gigantesche corporations multinazionali che si sono lanciate in miliardarie campagne di diversificazione e assorbimenti. La Nestlè, la numero uno al mondo, controlla il 15% del mercato mondiale delle acque in bottiglia e possiede, tra le altre, le marche Perrier, Contrex e Vittel in Francia; Arrowhead, Poland Spring e Calistoga negli Usa; Fürst Bismark Quelle e Rietenauer in Germania; Buxton in Gran Bretagna e San Pellegrino in Italia. La Danone, la numero 2 al mondo (ma è prima in America Latina e nell'Asia-Pacifico) controlla il 9% del mercato mondiale e in Francia possiede la marca più venduta al mondo, l'Evian che vende 1,4 miliardi di litri l'anno (in Francia la Danone controlla anche la Bâdoit e in Italia la Ferrarelle). Ma il caso più emblematico, senti senti caro Roberto, è quello di Vivendi, in origine società di distribuzione di acqua corrente lanciatasi nel mercato delle acque minerali e divenuta in pochi anni un colosso multimediale mondiale (proprietaria tra l'altro di Telepiù in Italia e degli Studios Universal negli Usa), prima di crollare sotto i debiti. Si spiega così come mai le ditte di bevande gassate quali CocaCola o Pepsi (che ti accennavo in un altro post) si sono lanciate nel mercato dell'acqua in bottiglia, soprattutto l'acqua purificata.

I moventi che spingono a consumare acqua in bottiglia sono diversi, e differenti nei vari paesi (da dati che utilizziamo in ufficio per le attività di marketing): chi acquista perchè l'acqua del rubinetto ha un cattivo sapore, chi la ritiene più igienica, chi come sostitutivo di bevande e altro... comunque i moventi sono fondamentalmente due: sapore e
salute. Su questo argomento puntano le tecniche di marketing, con tutti i superlativi d'uso: «levissima», «purissima», le immagini di montagne, neve, ghiacciai, cascate e ruscelli, anche se l'unica acqua pura al mondo è quella distillata che però non è idonea per noi umani perché non ci rifornisce dei sali e minerali di cui il nostro corpo abbisogna. Ma non sempre le acque minerali e quelle imbottigliate in generale si rivelano più «pure» di quella corrente.
Nel 1990 Perrier dovette ritirare da 750.000 punti vendita nel mondo 280 milioni di bottiglie perché le concentrazioni di benzene vi erano superiori agli standard Usa. Uno studio condotto nel 1994 dal Kansas Department of Health and Environment (Kdhe) su 80 marche di acque in bottiglia, mostrò che 9 contenevano contaminanti oltre le norme, 12 contenevano una sostanza cancerogena; 53 contenevano cloroformio, 33 composti di metano, 25 arsenico, 15 piombo, anche se nessuna di queste sostanze era in concentrazione tale da presentare un rischio acuto per la salute. Resta il fatto che l'acqua in bottiglia non è in media più sana dell'acqua corrente. Inoltre, dal fattore salute dipende anche l'uso che molte donne fanno dell'acqua minerale cui attribuiscono un potere dietetico, dimagrante, depurante, come per le acque delle antiche fonti termali (tipo Evian e Fiuggi). Qui l'acqua minerale diventa un prodotto cosmetico, comprato per migliorare il proprio aspetto fisico, allo stesso titolo di una crema di bellezza (per quanto incredibile, è vero!).

Ma ciò che mi riempie l'animo di stupore e ammirazione sempre crescenti è l'incredibile capacità che abbiamo noi umani di adattarci alle situazioni più strampalate o più disastrose, e di dimenticarci di come si era una volta.
Una volta si compravano bottiglie di vino, birra, olio, ma certo non d'acqua, della sorella acqua del Cantico delle creature. Oggi invece ci sembra così ovvio! Fra qualche decennio, a causa dell'inquinamento, dovremo comprarci bombole di aria pura da respirare e andremo tutti in giro col boccaglio, come oggi col walkman. Pagare l'aria ci sembrerà naturale. Ci chiederemo come facevano i nostri progenitori a respirare aria non in bottiglia. Le foto dei passanti ci sembreranno nude, come oscene, con quelle bocche scoperte, senza respiratore.
Un po' come ci sembrano innaturali le città senza le auto posteggiate.

ps- scusami la lunghezza dell'intervento ma su certe cose non riesco a controllarmi.

Anonimo ha detto...

Effettivamente, un pò "lunghetto" il tuo intervento lo è stato, ma penso che quando qualcuno ha da dire cose giuste, tutto gli viene abbonato.
Ottima la parte finale dell'intervento, mi sa tanto che hai ragione... venderanno anche l'aria.
Saluti

Anonimo ha detto...

un grande articolo da parte di clandestino, non c'è che dire. l'unica cosa che mi sento di aggiungere è che ognuno di noi andrebbe educato all'uso dell'acqua del rubinetto....avendo anche un orecchio al motorino dell'autoclave!!!!

ciao. Giorgio Di Fonzo

Anonimo ha detto...

Hai ragione da vendere Giorgio, e su questo le nostre amministrazioni, attuali e passate, hanno delle colpe enormi.
Mi spiego meglio.
Come genitore i miei figli gli ho educati nel rispetto, nell'utilizzo e nel valore dell'acqua.
Tipo: meglio la doccia al bagno, per lavarsi i denti basta un bicchiere d'acqua, l'acqua dove hai cotto la pasta è buona per lavare successivamente i piatti... ecc.
Ma nessuna amministrazione ha mai pubblicato e distribuito un libricino dove educare i cittadini in quello che io genitore indico ai miei figli.
Con tutti i problemi idrici che abbiamo e che abbiamo avuto, nessuna amministrazione ha pensato e fatto educazione e prevenzione, soprattutto in collaborazione con le scuole.
Mi auguro che le amministrazioni future sappiano guardare al di là del prorpio naso e sopperire carenze culturali che ci portiamo dietro da decenni.

Anonimo ha detto...

Acc... che errore!!!
"i miei figli gli ho educati..."

...mi scuso con la Maestra per l'errore di battitura!

ps- qualcuno avvisi anche il supplente, grazie.

Anonimo ha detto...

Ma perchè vogliamo dipingere la Maestra in siffatta maniera???
Caro Clandestino, non tema, le concediamo qualche "sciulata" per il solo fatto che Lei riesce in qualche modo a distinguersi dalla massa.
Continui così e ricordi sempre il mio motto: MEGLIO FARE INVIDIA CHE PIETA'.

Un saluto.

Anonimo ha detto...

Per maestra 2007,
invidia...ma di che?
Dei suoi, benché insegnante, famosi strafalcioni..? (accellerare, entusiasto,veglare..ecc..ecc)

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo,
pò esse che Lei, proprio, non riesce a guardare più lontano del suo naso????

Possibile che sono questi i "pasturi" con cui amma fà gliu presepe??????

(per farla felice e contento/a mi riprometto di iscrivermi ad uno dei suoi corsi di dattilografia)

Sempre con immenso affetto

Anonimo ha detto...

...Ma è più una questione di ortografia...e inoltre so vedere quanto basta per capire chi "azzarda" a fare "abuso di titolo.."

Anonimo ha detto...

Beh dopo un puttaniere come Savoia a benedire il nostro monastero ci voleva proprio quel mafioso di Andreotti a dare ulteriore lustro al nostro bel paese. Ma chi ha avuto l'idea di farci rappresentare da quell'uomo? Ma non si vergognano? Ma una persona decente non si può invitare ogni tanto?
E' cosi difficile?

Dante.

Complimenti a Clandestino per il post. Davvero interessante. Anche se m'ha dato la sòla :))

Anonimo ha detto...

per Carmelo ...
ti vedo molto impegnato e questo mi fa veramente piacere ... ti osservo sul colle e penso a quando da giovane sarei voluto essere come te ... ma questa è un altra storia ... volevo sollecitare la tua attenzione su un problema che paradossalmente non è lontano da tutti noi , il vecchio chiosco del tappo ... nessuno ne parla ma lo sai che il terreno dove è costruito è del comune di Lenola e sul piano regolatore comunale lì è prevista un area verde attrezzata ?!?!? non si paga affitto , la propietà è diventata ''privata '', il suolo pubblico viene pagato in minima parte ... una volta mi sono occupato della cosa ma a un certo punto mi è stato detto che era meglio lasciar stare che le cose erano andate sempre in un certo modo e così dovevano continuare ... non voglio farti fare nessuna battaglia amico mio ma ci tenevo che tu lo sapessi ...

Anonimo ha detto...

per Carmelo ...
è bello impegnarsi per avere un paese migliore , è onorevole , è giusto , ma è innegabile che a Lenola esistono famiglie di serie A , B , C ... c'è chi negli anni è vissuto grazie a piccole e grandi prepotenze , c'è chi ha creato ambiti di distorsione delle leggi per propri fini personali ... adesso tu , Mauro , Roberto ed altri siete a mio avviso arrivati ad un bivio . Potete decidere di continuare la vostra lotta civile ma troverete l'opposizione forte e prepotente di chi non vuole che le cose cambino , oppure potete abbandonare e lentamente tornare alla vostra vita di tutti i giorni ... comunque vada avete la mia ammirazione perchè metterci la faccia è sempre un atto coraggioso e di alto profilo morale ... non credete che Lenola sia fatta solo di certi personaggi , in fondo , molto in fondo anche il nostro paese è fatto di persone che sanno distinguere e soppesare le persone e le situazioni ... un in bocca al lupo sincero qualsiasi sia la strada che intraprenderete ... un saluto da un amico lontano , un vigliacco che preferisce rimanere anonimo ... buona sorte ragazzi

Anonimo ha detto...

Crash vuoi sapere l'ultima? Il chiosco stà per essere venduto a chi adesso lo "occupa". Essendo un demanio pubblico, è regolare venderlo senza nessuna gara? Sotto elezioni tutto è possibile però...

Anonimo ha detto...

Sono seriamente interessato all'acquisto del chiosco 'Antico chiosco' sito nella zona turistica il colle . credevo che Giovanni del Tappo avesse un atto notarile che comprovasse la sua proprietà e che suo nipote Alessio lo avesse ereditato ma mi dicono che il legittimo proprietario è il Comune di Lenola . Se è così quando pubblicano il bando ?
Andrò questa mattina stessa ad informarmi sul Comune ma se mi anticipate qualcosa mi fate un favore . Grazie

Anonimo ha detto...

Chiedi informazioni a B.B., che non è però Brigitte Bardot.